"MTB
S.MARINELLA-TONICA SPORT IN 4 BIS" alla 24 H di Terni 2012.
(di Alberto D’Antiochia)
Le ultime parole famose…...
"Ma si! Andiamo
a Terni a trovare l’amico Zanchi e a fare questa 24 H... e poi non è nella 24
CUP Nazionale... sarà più facile, tracciata all’interno del Parco Chico Mendes, sembra proprio piatta, non
comporta sicuramente difficoltà… insomma le bici cammineranno da sole!!!"
Con queste
convinzioni partiamo per raggiungere tutta la truppa dell' MTB Santa Marinella,
noi del gruppo “SICILIA”: il sottoscritto D’Antiochia nuovamente Capitano per
un giorno di un Team da quattro affiancato da un sempre recalcitrante La Rosa (che
però alla fine asseconda sempre le strategie che elaboro nel corso della gara)
e da due giovani: Simone, conosciuto a Cremona ed un ancora adolescente Edoardo,
che ha già cominciato a scalpitare da subito, nonostante la presenza di suo
padre. E' la sua prima volta ad una 24 H di MTB ed i suoi quasi quindici anni gli
davano un entusiasmo ed una smania che andava tenuta a bada, modulata, frenata
e gestita per tutte le 24 H. Non sarebbe stato facile, no! Per farlo sfogare subito, decido che per
questa volta si farà a meno delle famose “falcate” di La Rosa che l’anno
passato hanno aperto tutte le nostre 24 H e si schiera ai blocchi di partenza
proprio Edo. Dietro di Lui scalpita anche la Nucifora che parteciperà in
solitaria per una nuova avventura tutta da scoprire…
Emilio Zanchi,
patron della manifestazione, alle 12 in
punto sventola la bandiera del “DRAGO” ed il manipolo di ciclisti appiedati
corre per raggiungere i propri mezzi per
poi lanciarsi nel primo giro. Edoardo arriva presto - e certo!! E' abituato
alle partenze sprint delle gare di XC -
e io parto sparato, per testare le mie capacità velocistiche in un
tracciato come questo… Sono però imbottito di farmaci analgesici in quanto di
prima mattina ho subito un bel blocco alla schiena per cui, oltre alle gambe, ci
metto anche la rabbia per l’accaduto.
Dopo circa 400 metri a tutta, al primo strappetto la schiena si blocca di nuovo
ed a stento completo il giro, sconsolato,
"dialogando" lungo il percorso con diversi Santi per il loro scarso
interesse verso il mio stato di salute...
Serve una nuova
strategia: continueranno in tre per qualche turno e poi si vedrà. Nel frattempo a mali estremi... estremi rimedi! Ennesima iniezione
di cortisone. Ho il sospetto di una certa goduria del prode La Rosa, mio
infermiere, che in questo modo cerca di
rivalersi di tutte quelle volte in cui controvoglia è stato costretto ad
applicare le indicazioni che gli ho dato in gara. Anche questa volta sarà
"costretto" a seguire le mie famose strategie, invece di mettere in
atto la sua preferita:
quella che… appena
non ce la facciamo più ci andiamo a coricare che è meglio!!!
Comunque, cura da
cavallo, attesa di un’oretta che il farmaco faccia effetto, primo giro di
verifica per vedere se posso pedalare e... bene o male inizio ad andare
abbastanza bene, con tutto il team che viaggia regolarmente. I cambi si
susseguono secondo lo schema prefissato fino a sera quando , come in tante
altre gare endurance, ecco le prime difficoltà:
Edoardo comincia a cedere un poco, per cui prima si decide di fargli
saltare dei turni, per consentirgli di riprendersi,
e poi, a notte fonda... si decide di farlo dormire. Tanto siamo in tre a girare.
Un poco di fatica in più non ha mai fatto male a nessuno!!! Ma ecco che anche
Simone accusa dei problemi fisici e gli si legge in faccia che necessita di
riposo. Nessun problema, siamo qui per divertirci, per cui il Capitano, cioè io,
cala il suo asso nella manica ed applica la strategia che conosce meglio, visto che l’anno passato è stata usata tante
volte: si va avanti alternando le due punte di diamante della squadra D’Antiochia-La
Rosa-D’Antiochia-La Rosa fino a schiattare! ( Impressione del momento: dalla
faccia diLa Rosa non mi sembra che approvi appieno questa proposta, ma il
Capitano è il Capitano per cui non si discute ed allora testa bassa e
pedalare!!! Fortunatamente non ho più bisogno di punture e non oso pensare alle
modalità di esecuzione che avrebbe messo in atto il prode infermiere: sicuramente
un bel tiro al bersaglio a mò di freccette…
Passano così le ore
centrali della notte dalla mezzanotte all’alba, le più difficili, a causa dell’accumularsi
di stanchezza, sonno, freddo e… tante altre cose. Finalmente Edoardo, alle
prime luci dell’alba, è pronto a
riprendere il suo posto nella sequenza dei giri e poco dopo anche Simone
esterna la volontà di riprendere anche se più lentamente. Bene! Il Team si
ricompone e siccome la classifica sembra bloccata, l’obiettivo è girare
regolarmente per arrivare alle fatidiche 12 in punto. E così sarà per le ultime
ore sudando e soffrendo soprattutto nel tratto denominato fin da subito da
tutti concorrenti ”campo di patate” dove con il passare delle ore è diventato
sempre più duro spingere le bici, complice un venticello contrario che nel
frattempo si è alzato ed un fondo che sollecita parecchio, duro per diversi chilometri
di seguito... Si arriva così all’ultimo giro che casualmente tocca ad Edoardo. Mi adopero per spiegargli che, contrariamente
a tutte le altre gare, qui bisogna andare piano, fermarsi se necessario e non
superare la prima squadra vincitrice (la Nostra da 8, ndr.) in quanto
altrimenti bisognerebbe fare un altro giro e quelli che abbiamo fatto, oltre
120, con 532 chilometri percorsi, possono decisamente bastare!!
Arriviamo quindi in
parata dietro i “Magnifici 8“ che issano trionfalmente il vessillo dell’MTB
S.Marinella-Tonica Sport precedendo il resto della verde truppa che nel frattempo si è riunita
prima del traguardo. Insomma un successo per tutta la squadra perché alla fine
abbiamo potuto vivere un’altra esperienza forse più aggregante rispetto alle
altre 24 H grazie anche ad un agonismo un tantino meno acceso. Siamo sicuri?
La 24H di ROSARIA NUCIFORA: tutta un’altra storia!!
E certo! Anche questa
volta, come sarà per tutta la stagione, la Nucifora si è cimentata in solitaria
con l’obiettivo di verificare se l'ottima prestazione di Cremona è stata un
caso oppure c’è qualcosa di più… Quel qualcosa che ti spinge in avanti quando
le gambe, prima e poi la testa non servono più. Quando ti resta soltanto il
cuore!
Al pronti via, dopo un
breve scatto, lei recupera facilmente la sua nuova bici bi-ammortizzata
allestita dal marito factotum D’Antiochia… si, proprio quello che nel frattempo
si (pre)occupa di correre con l’altro team. Si occupa dei rifornimenti di lei, di seguire le
classifiche, di fare le foto, di fare le riprese video, insomma di fare tutto
quello che occorre...
Comunque la Solitaria
inizia la sua gara regolarmente con un passo fluido, costante, incurante dei
tanti maschietti che le passano avanti, animati da piglio agonistico notevole e
che probabilmente qualche volta sono pure infastiditi dal suo incedere non
velocissimo. Lei, col suo incedere costante, effettua soste regolari per bere
ed alimentarsi e via ad inanellare giri su giri probabilmente assorta nei suoi
pensieri che... prima o poi cercheremo di scoprire.
La notte la vede
sempre in bici con una sosta di meno di un’ora per un surrogato di riposo e poi
di nuovo via con il potente faro a guidare il suo incedere nel buio del
percorso fino ad arrivare all’alba dove le occorre un serio inconveniente. La incontro a piedi, lontano dal traguardo, con
la ruota anteriore afflosciata a causa di una foratura. Spinge la sua bici, decisa
verso il traguardo, dove al suo arrivo
ho già preparato quella di riserva. Il tempo di cambiare la targhetta con il
numero, un sorso d’acqua e via di nuovo… inesorabile!
Nel frattempo
D’Antiochia e… La Rosa (sempre pronto agli ordini del Capitano...) si
fracassano le mani per rimontare la gomma dopo la riparazione in quanto la
stessa non collabora ad entrare dentro al cerchio, ma alla fine… vinciamo noi
ed al successivo passaggio viene riconsegnata, con un'azione tipo PIT-STOP alla
sua legittima proprietaria, che ormai ha atteggiamenti da professionista, con
un unico pensiero: pedalare, pedalare e... pedalare.
Arriviamo così alle
ultime due ore dove in classifica lei occupa la 23° posizione assoluta su 47
solitari e la terza tra le donne, ma siamo agli sgoccioli ed il calo fisiologico la colloca al termine
della gara in una spettacolare 25° posizione che la dice lunga sulla sua
volontà e capacità di stare circa 22 ore effettive in sella. Anche per Lei
parata finale con il gruppo e nuovamente podio, dopo quello della settimana
scorsa in un a Gran Fondo Strada dove ha occupato la stessa terza posizione tra
le donne. Insomma c’è il rischio che Sara, ciclista-medico, così continuando possa riservare delle
sorprese nella classifica finale della CUP. Il che sarebbe veramente incredibile.
Glielo auguriamo,
tutti noi, con il cuore!
Dopo l'arrivo Rosaria Nucifora tra Alberto D'Antiochia e Giuseppe La Rosa. |
Nucifora,Dasoli,Falappi,Bassani e Turina....Gruppo S.Marinella in visita alle cascate delle Marmore! |
Subito dopo l'arrivo...Rosaria Nucifora e l'MTB S.Marinella-Tonica Sport in 4 bis(chissà quale altro nome si inventerà la prox volta il Presidente Carnesecchi... |
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